Le feste patronali sono parte dell’identità della Puglia, non sono feste qualunque, sono quei giorni in cui per fede e tradizione le strade e i luoghi di culto si riempiono di gente per rivivere riti e gesti tanto cari alla popolazione. Se a Ferragosto siete dalle parti di Monopoli (BA) è il caso di fermarvi un paio di giorni per vivere la festa della Madonna della Madia.
Ascoltando il racconto appassionato di un nostro amico monopolitano abbiamo capito quanto sia sentita questa festa dalla gente del luogo, anche dai tanti che vivono altrove e tornano nella loro città di origine nei giorni in cui la città si anima per questo evento. Evento che attrae anche molti turisti.
Al centro di questa tradizione vi è un’icona della Vergine, l’Odegitria (“Colei che guida”), scampata al sacco di Costantinopoli ad opera dei Turchi nel 1117 e che, la notte del 16 dicembre, arrivò intatta a Monopoli sulle onde del mare su una imbarcazione alla quale era fissata. E’ proprio l’imbarcazione che ha dato il nome al culto di questa Vergine: “almadìa” in spagnolo indica la zattera, da qui il termine trasformato in “madia”. I festeggiamenti solenni, civili e religiosi, si tengono tra il 14 e il 16 agosto ma il 16 dicembre, alle 5.00 del mattino, viene riproposta la processione via mare in ricordo dell’evento miracoloso dell’arrivo dell’icona nel porto di Monopoli, avvenuto quella notte del 1117.
Ma cosa racconta la leggenda? Racconta del vescovo Romualdo che, dovendo terminare il tetto della Cattedrale e non avendo a disposizione le travi per la sua costruzione, chiese l’intercessione della Vergine. La Madonna apparve in sogno al sacrestano Mercurio il quale, per tre volte, si recò dal vescovo per avvertirlo che l’icona era in arrivo nel porto della città, su una zattera le cui travi dovevano servire per costruire il tetto della chiesa. Il vescovo, inizialmente incredulo, accolse il miracoloso approdo in abiti pontificali insieme al popolo già svegliato dal suono delle campane. L'icona di Maria, fissata su una zattera di 33 travi, non si lasciò prendere ai primi due tentativi, come "rimprovero" per l'incredulità del vescovo nelle prime due volte che era stato informato. Solo dopo che per la terza volta la zattera andò verso il largo per poi riavvicinarsi, l'icona fu presa e portata in processione fino in chiesa.
Alcune travi che hanno trasportato il quadro sono visibili nella prima cappella nella navata destra della Cattedrale, contenute intatte in una teca di vetro. Solo un frammento di queste è posto all'ingresso della sacrestia della Cattedrale. Dopo novecento anni risulta essere ancora al tatto fresco e vivo e molte sono le attestazioni di ex voto per le grazie ricevute.
L’icona bizantina della Madonna della Madia mostra la Vergine e Gesù Bambino vestiti in abiti orientali. Ella, con il capo leggermente chino verso destra, indica il Figlio che indossa gli abiti della luce tratteggiati a pennellate d’oro come i raggi del sole.
Nei festeggiamenti di agosto, la sera del 14 la folla si assiepa in prossimità della riva di Cala Batteria dove avviene l’approdo della zattera con l’effige dell’Odegitria. Il rito dell’approdo è molto suggestivo perché nell’ultimo tratto la sacra icona viene scortata da subacquei che, con le loro torce, illuminano il mare in trasparenza creando effetti spettacolari. I barconi dei pescatori attendono l’arrivo della Vergine alla quale si fa festa anche con uno spettacolo di fuochi pirotecnici. Il 15 agosto si svolge la processione a terra dopo la Messa solenne nella Basilica Cattedrale, processione che viene riproposta anche il giorno dopo.
Agli eventi a carattere religioso fanno da corollario i concerti bandistici e musicali, gli artisti di strada, le “bancarelle” e la galleria delle “luminarie” per le vie principali del centro storico di Monopoli.
In ogni festa patronale è d’obbligo il bagno di folla, o meglio lo strùscio, lungo le strade interessate dall’evento. Tra una sgranocchiata di frutta secca, la tentazione dello zucchero filato e le chiacchierate con amici e parenti incrociati nella folla, il tempo scorre piacevolmente lontano dalla routine quotidiana.
Quale occasione migliore per visitare una città che, oltre agli echi del mare, offre questo scenario fatto di suoni, immagini e colori.